Giu 07, 2019
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La collegiata di Castiglione Olona

 Nulla è più commovente che il ritrovar d’improvviso una traccia o una figura d’arte nota e diletta in un luogo estraneo, come un fiore del nostro clima in un orto settentrionale. Mi ricordo del meraviglioso piacere ch’ebbi a Castiglione Olona, entrando nel Battistero e trovandomi immerso nella pittura di Masolino come in una fresca prateria toscana fiorita di fiori gialletti e rossetti. Che cosa di nuovo s’aggiunge al mio godimento nel rinvenire lo squisitissimo artefice entro quella specie di mistica cittadella fiorentina edificata dal Cardinal Branda sul colle lombardo?– Gabriele D'Annunzio

Castiglione Olona è un piccolo borgo in provincia di Varese. E’ un Luogo incredibile, si respira aria di storia, di natura…E’ un posto che vale sicuramente una visita.

Dopo un breve tratto di strada in salita, si raggiunge il complesso della collegiata, la cui costruzione fu voluta dal Cardinal Branda nel 1423. Essa sorge sul sedime dell’antico castello situato in cima al colle e pare che i lavori di costruzione fossero stati affidati ai fratelli Solari, figli di un tal Marco Solari che era stato ingegnere della Veneranda Fabbrica del Duomo.

In facciata, sopra al portone ligneo di ingresso, è collocata una lunetta lapidea scolpita,(1428) raffigurante la Vergine con il bambino tra i Santi Stefano, Lorenzo, Ambrogio, Clemente ed il cardinale promotore dell’iniziativa. Vi sono alcune ipotesi secondo cui Masolino da Panicale stesso (impegnato nella realizzazione degli affreschi sulla volta absidale e nel battistero) avesse contribuito alla realizzazione del bassorilievo, fornendone un disegno o, comunque, un’idea di quella che poteva essere la composizione finale. Come accennato poco sopra, è proprio Masolino da Panicale ad aver affrescato la volta dell’abside con un ciclo di dipinti raffiguranti la vita di Maria in sei episodi, dall’Annunciazione all’Assunzione.

Purtroppo, dopo la morte del cardinale, il borgo di Castiglione andò progressivamente in declino, fino a che, tra il 1510 e il 1513 sia il castello che la collegiata furono saccheggiati.

Nel 1700,poi, la pareti interne della chiesa, ritenute indecorose, furono ricoperte da uno strato di calce e così rimasero fino al 1843, quando, durante un restauro diretto da Luigi Malvezzi, a seguito della rimozione degli  intonaci settecenteschi, vennero riscoperti gli affreschi con la firma del Masolino.

La collegiata è uno degli esempi più significativi di gotico lombardo. L’articolazione dello spazio interno, infatti, si basa sull’adozione dell’impianto alternato, ovvero le campate delle navate laterali sono in rapporto 1:2 con quelle della navata centrale. Altro fattore che testimonia l’appartenenza di questo monumento al movimento gotico è il fronte a capanna con stipiti cordonati. Su questo fronte stanno lavorando Giulia e Tommaso, una al restauro del rosone lapideo, l’altro al restauro del portone ligneo di ingresso.

Nel video vi mostriamo passo passo ciò che stanno facendo…

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